La storia della Toscana è estremamente ricca e in molti dei suoi aspetti ha condizionato la storia dell’Italia intera. Penso proprio alla
Festa della Toscana, un momento importante dell’attività del Consiglio regionale che intende valorizzare l’
identità della nostra terra, uno degli obiettivi principale del mio mandato. Per tutti gli italiani, non solo quindi per noi toscani, la data del
30 novembre è importante perché ci ricorda cosa avvenne nel 1786, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo abolì per la prima volta la pena di morte, la tortura e tutte le pene corporali. Una decisione storica avvenuta grazie all’influenza delle idee del giurista milanese Cesare Beccaria, figura di primissimo piano del movimento illuminista. La Toscana quindi, grazie a Pietro Leopoldo, ha rappresentato in questo senso un vero e proprio avamposto di democrazia nell’Italia stessa.
Quest’anno sono particolarmente orgoglioso nel dire che la Festa della Toscana diventa maggiorenne, compie diciotto anni di età. Partita nel 2000 arriva a tagliare un traguardo che per noi è un fiore all’occhiello. Idealmente, quindi, la nostra Regione si è guadagnata la patente di democrazia!
Iniziative e manifestazioni si svolgeranno su tutto il territorio regionale grazie ai centinaia di eventi promossi da comuni, associazioni culturali e sportive, pro loco, enti locali e istituti scolastici toscani. Sono proprio queste le categorie che hanno accesso al bando pubblicato dal Consiglio regionale, che mette a disposizione dei finanziamenti per la realizzazione degli eventi.
Il 30 novembre saremo al
Cinema della Compagnia per un mattinata aperta ai sindaci di tutta la Toscana, amministratori, ragazzi delle scuole e a chi vorrà venire. Lo spirito è quello della festa per cui oltre ai saluti istituzionali ci sarà l’intervento di
Roberto Giacobbo, divulgatore noto al grande pubblico e autore del programma di Rai 2, “Voyager”, che avrà modo di raccontarci il periodo storico dei Lorena in Toscana e fare un focus sulla pena di morte. Tutti insieme andremo poi in piazza della Libertà per inaugurare l’illuminazione dell’arco di Trionfo dei Lorena, realizzata grazie al contributo del Consiglio regionale della Toscana.
Il motore di tutto e il senso della Festa della Toscana stesso è la conservazione delle nostre radici e del nostro percorso storico. Mai dimenticare da dove veniamo. E, proprio perché viviamo in un mondo globalizzato, è ancora più importante non perdere la nostra identità, se vogliamo sopravvivere al tempo senza che la nostra storia venga spazzata via. Le tradizioni, oltre ad essere la nostra più grande ricchezza, sono un vero e proprio collante sociale e ciò che ci rendono unici nel mondo.
Eugenio Giani,
presidente del Consiglio regionale della Toscana
30 novembre seduta solenne del Consiglio regionale
#FestaDellaToscana
Contenuto aggiornato al 3 maggio 2018