Dizionario della libertà
Nel 1612 nasce a Firenze il Dizionario della lingua italiana, nel 2001 nasce a Firenze il Dizionario della libertà in occasione della Festa della Toscana.
L'iniziativa è frutto della collaborazione fra Accademia della Crusca e Consiglio regionale della Toscana e curato da due giovani poeti toscani: Alba Donati e Paolo Fabrizio Iacuzzi. Si tratta di un progetto che proprio nell'Anno europeo delle lingue, coinvolge 27 scrittori, poeti, sociologi, filosofi di tutta l’aerea europea, compresa l’ Europa del nord, dell’ est e il Mediterraneo.
Ad ogni scrittore invitato è stata affidata una lettera dell’alfabeto. Su di essa il letterato sceglie una parola affine al concetto di libertà e in base a tale incipit ne racconta la storia. Gli argomenti sono divisi in ceppi linguistici, dalle lingue nordiche a quelle slave orientali, dalle baltiche all’albanese, dall'arabo all'ebraico, dal francese al rumeno, in modo tale che ogni scrittore possa, raccontando una parola, descrivere anche la sua evoluzione o involuzione.
Le prime 11 voci sono state scelte sulla base della loro relazione con la libertà e sono stati gli scrittori stessi il primo dicembre 2001 a presentare il proprio lavoro. Tra le tante presenze ricordiamo: l'olandese Cees Nooteboom che ha scelto la parola ''leggere'', il poeta italiano Franco Cordelli ''torre'', lo scrittore svedese Lars Gustafsson ''enciclopedia'', il poeta greco Maro Duka ''pubblicita''' e Abraham Yehoshua, che ha scelto la parola "lavoro". Una riflessione 'teorica' sul significato 'esistenziale' di liberta' e' stata affidata al poeta fiorentino Mario Luzi, considerato una delle massime voci liriche contemporanee. Il dizionario sara' stampato da un importante editore italiano nel 2002.
Roma.7 novembre 2001 Nencini presenta il Dizionario della Libertà al Presidente Ciampi
Roma. 7 novembre delegazione del Consiglio regionale della Toscana da Ciampi