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La Giuditta

Pepe Onofrio

La Giuditta
2001


Tipologia: statua
Materia e tecnica: bronzo
Anno di acquisizione: 2011

[ ... ] Unse il suo volto con profumo
cinse le sue chiome con un diadema,
rivestì una veste di lino per sedurlo.
I suoi sandali rapirono lo sguardo di lui,
la sua bellezza catturò la sua anima
la scimitarra trapassò il suo collo. (Giuditta, 16/7)

Nell`Antico Testamento è narrato l`episodio di Giuditta che salvò la sua città di Betulia dall`assedio di Oloferne, generale del re assiro Nabucodonosor, uccidendolo dopo un banchetto in cui era stato fatto ubriacare, decapitandolo e portando poi il capo ai suoi concittadini (Giuditta capp. 10-13). Dell`episodio raffigurato da molti artisti, Donatello, Michelangelo, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Pepe offre una sua particolare interpretazione, raffigurando una Giuditta dall`impostazione classica e severa, colta nel momento in cui, sferrato il colpo di scimitarra, è stante. L`elegante torsione del suo corpo, rivela un moto impercettibile. Dietro, nella mano sinistra, l`eroina nasconde la testa del generale nemico, con un`espressione nel volto che rivela la consapevolezza di chi ha fatto la cosa giusta.
L`opera è stata esposta alla mostra personale `Percorso nel mito`, Consiglio Regionale della Toscana, 19 maggio-16 giugno 2003.

Giovanna M. Carli, da Opere d'arte della collezione regionale. Catalogo delle donazioni e delle opere in comodato, Vol. I, 2005