Bulletti Franco
Da Leonardo
2005
Tipologia: quadro
Materia e tecnica: acquarello e collage su carta
Anno di acquisizione: 2011
“Adunque la luce non si muta di sito” (nel segno di Leonardo).
Nell’opera sono espressi due concetti fondamentali anche per le leggi fisiche: l’intuizione strutturale dello spazio e quella del tempo. La tela è uno spazio definito dove il pittore cerca di individuare le sue possibilità metriche, la sua suddivisione dinamica in altrettanti sottospazi, in base ai quali stabilire l’ordine di una successione di eventi e la loro contemporaneità. Il tempo invece è scandito dalla cultura dei ricordi, da quanto hanno detto e fatto i nostri predecessori creando per noi, con il loro pensiero, la loro arte e il loro linguaggio, suggestioni idee e forme dentro le quali viviamo. Per questo, in un sottospazio, è inserito un autografo leonardesco in facsimile. Rappresentare questi concetti con le tecniche pittoriche di oggi ci porta ad un chiarimento teorico circa la luce, i colori, e la loro evoluzione. Nella sovrapposizione di carte trasparenti sui colori acrilici, assume un significato più importante la spazialità del bianco, secondo l’insegnamento di Malevic, per cui si arriva ad uno stato di vuoto o al nulla, con evidenti riferimenti al contemporaneo. Quello spazio più chiaro e trasparente è forse il monitor di un televisore o di un computer, sui quali poter costruire in divenire idee per una nuova società, o forse è il futuro della pittura che dissolve se stessa.