Della Bella Paolo
Dandy Warhol
2003
Tipologia: quadro
Materia e tecnica: tecnica mista su tela
Misura: cm 95x100
Anno di acquisizione: 2011
Dandy Warhol fa parte di una serie di opere che giocano con le parole: Lettere minuscole, Diversi libri di/versi, diversi, Duchamp Elisée, Scripta Manet, Il senno di Poe, prodotte dal 1998 al 2003. Una pittura da leggere, o una poesia da guardare che, attraverso l’ironica riutilizzazione di immagini e slogan, capovolge il significato dell’informazione veicolata. Un omaggio scanzonato e ironico al fondatore della Pop Art, ma anche una sorta di nemesi storica, se pensiamo che la produzione artistica di Warhol è stata incentrata sulla ripetizione di immagini diffuse ampiamente dai mezzi di comunicazione di massa e fruite dalla collettività in modo massiccio. Ricordiamo i ritratti di Elvis Presley, Marilyn Monroe, Jacqueline Kennedy, il presidente Mao. Della Bella propone Warhol, quindi, come soggetto-oggetto della sua pittura, cambiandogli nome con l’appellativo che fu dato all’inizio dell’Ottocento a un gruppo di giovani inglesi che si arrogavano il diritto esclusivo di dettar legge in fatto di moda. Trasformazione di uno degli esponenti della Pop Art in un oggetto di consumo (questa la nemesi!), operata per mano di altri, richiamando chiaramente l’ultimo periodo della vita di Warhol, quando, negli anni Ottanta, egli stesso si rivolge all’autocelebrazione come superstar del mondo dell’arte e della comunicazione, quando il mito della propria immagine, coltivato durante una vita intera, acquista sempre più consapevolezza e diffusione attraverso la scelta dell’Autoritratto, che egli eseguirà, in almeno sei diversi cicli, dal 1981 al 1986.
Giovanna M. Carli, da Opere d'arte della collezione regionale. Catalogo delle donazioni e delle opere in comodato, Vol. I, 2005