P.d.d. n.1251
“Piano di indirizzo energetico regionale (PIER). Approvazione.
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PARERE OBBLIGATORIO
Premesso quanto segue:
La proposta in esame ha per oggetto l’approvazione
del Piano di indirizzo energetico regionale, il quale è stato elaborato in
attuazione della P.d.L.n.387/2004, recante la nuova disciplina regionale del
settore energetico, e presupponendo la preventiva entrata in vigore di tale
normativa.
Dall’analisi
del contesto,
contenuta nella prima parte del PIER, emerge che i consumi energetici della
Toscana sono caratterizzati da una crescita dei consumi pari a circa l’1%annuo
e da un deficit energetico pari a circa
il 12,5% dell’energia elettrica richiesta sulla rete.
Gli obiettivi che si intendono
raggiungere nell’orizzonte di Piano (2012) sono di ampio respiro, investendo in
particolare le seguenti tematiche: l‘autosufficienza energetica rispetto ai
consumi interni lordi della regione; l’aumento dell’efficienza energetica e la
stabilizzazione del consumo di energia; lo sviluppo delle fonti energetiche
rinnovabili, al fine di portare al 2012 il peso della produzione di questo tipo
di energia al 20% rispetto al consumo interno lordo e la 50% rispetto ai
consumi elettrici; la sostenibilità ambientale del sistema energetico tramite
la riduzione dei gas serra; sotto il profilo degli indirizzi di politica
industriale, la promozione e l’assistenza nei confronti di iniziative ed
interventi che proponga processi e tecnologie innovative nonché
l’incentivazione della ricerca applicata e delle attività dimostrative; il
miglioramento qualitativo dei servizi energetici; lo sviluppo delle reti
energetiche secondo gli specifici obiettivi operativi enunciati al par.2.8.2.
Sul piano
delle strategie, il PIER sottolinea l’esigenza di un forte sviluppo della
concertazione istituzionale con gli enti locali; questi ultimi sono chiamati ad
assumere, attraverso gli strumenti di governo del territorio, scelte di
politica energetica fondate sullo sviluppo della ecoefficienza, sullo
sfruttamento delle risorse locali presenti sul territorio quali le fonti
rinnovabili, sulla diffusione della generazione distribuita e sulla definizione
di reti energetiche adeguate. In attuazione degli obiettivi di qualità di cui
al par.2.7.2 sono inoltre definite specifiche strategie (impegnanti il
livello regionale e quello locale in
ragione delle rispettive competenze) per la qualità dei servizi e per lo
sviluppo e l’adeguamento delle reti.
Ai fini di uno
sviluppo dell’efficienza energetica e di una stabilizzazione dei consumi è
prefigurata l’attivazione di apposite azioni fra cui spiccano quelle volte alla diffusione regionale dei
certificati energetici con adeguati incentivi regionali, ad un innalzamento
medio di una classe energetica dell’intero patrimonio abitativo regionale,
all’uso delle biomasse legnose, alla diffusione delle tecnologie di utilizzo
dell’energia solare, alla installazione di reti di teleriscaldamento urbano,
allo sviluppo di trasporti più efficienti dal punto di vista energetico
mediante l’incremento del trasporto pubblico.
Partendo da un’analisi dell’esistente, sono inoltre
definite una serie di azioni finalizzate allo sviluppo delle fonti energetiche
rinnovabili, contrassegnate da una distinzione per settori (elettrico e
termico), da una quantificazione (variabile in ragione della intensità
dell’intervento regionale) degli obiettivi di sviluppo e da una prima stima dei
fabbisogni finanziari.
Il PIER si completa con le proiezioni relative ai
consumi e alle emissioni di C02 al 2012, col riepilogo delle principali misure
trasversali e settoriali previste e con l’identificazione degli indicatori da
assumere ai fini del monitoraggio e della valutazione del sistema energetico
regionale.
Considerato:
-che sul provvedimento in esame è stata raggiunta
l’intesa in sede di concertazione interistituzionale Giunta regionale -
associazioni delle autonomie locali con un impegno della Giunta regionale a
recepire nel testo definitivo del Piano le osservazioni delle associazioni
attinenti al ruolo degli enti locali nella gestione delle politiche
energetiche;
-che in ogni caso una compiuta valutazione del PIER
presuppone che la Giunta regionale assuma i provvedimenti attuativi con cui
annualmente si specificano gli obiettivi operativi e si individuano le modalità
di intervento con una esatta definizione del quadro finanziario;
IL CONSIGLIO
DELLE AUTONOMIE LOCALI
1. esprime un parere favorevole sulla P.d.d. n.1251;
2. formula inoltre le seguenti raccomandazioni:
posto che il PIER assume fra i propri obiettivi lo
sviluppo delle energie rinnovabili, e alla luce delle osservazioni formulate su
questi aspetti dalle associazioni degli enti locali in sede di concertazione
interistituzionale, si ravvisa la necessità che il Piano di indirizzo
energetico e i provvedimenti attuativi dello stesso siano specificamente
orientati nel senso:
a) di favorire la nascita di Consorzi di enti locali
in qualità di utenti dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili
nonché la creazione di società miste tra enti locali e soggetti privati,
produttori e distributori di energia, al fine di ottimizzare gli investimenti,
gli interventi e i ritorni economici;
b) di consentire l’accesso degli enti locali a forme
di incentivazione quali i certificati bianchi (per il risparmio energetico) e i
certificati verdi (per la produzione di energia da fonti rinnovabili);
c) di prevedere il lancio di progetti pilota
adeguati con lo scopo di guidare i processi di trasformazione nel campo delle
energie rinnovabili;
d) di destinare quote consistenti dei fondi
strutturali previsti dal DOCUP per le aree a Obiettivo 2, sia Phasing out che permanenti, così come
una frazione dei fondi destinati all’agricoltura e alle foreste, all’avvio e
alla incentivazione di progetti di varia dimensione e portata orientati alla
diffusione delle fonti rinnovabili e al risparmio energetico;
e) di orientare maggiormente gli strumenti attuativi
del Piano e l’azione della Regione alle esigenze di tutela ambientale, con
particolare riferimento ai rapporti con l’ENEL in materia di vapordotti e di
loro possibile interramento;
f) di favorire gli strumenti finanziari innovativi
(quali BOC verdi e altri) anche tramite una azione nei confronti dello Stato
volta a richiederne la detassazione.