P.d.D. n.1201
“Piano Integrato Sociale Regionale 2005-2007. Approvazione.
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PARERE OBBLIGATORIO
Premesso quanto segue:
1. Con l’atto in esame si procede all’adozione del
Piano integrato sociale regionale (PISR) per il periodo 2005-2007.
Per la precisione, sono approvati il “Piano di
indirizzo e il “Dispositivo di Piano”, mentre si provvederà alla definizione
del Programma finanziario in un momento successivo, a seguito del riparto del
Fondo nazionale per le Politiche Sociali.
Allo stesso tempo la Giunta regionale viene impegnata a presentare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge regionale di settore (ancora pendente dinanzi al Consiglio regionale) uno specifico adeguamento dell’atto in esame.
Il PISR ai sensi dell’art.10 della l.r. 49/99 è il
piano regionale di attuazione della strategia sociale e si raccorda alle scelte
di sviluppo delle comunità locali mediante la programmazione di livello locale
realizzata tramite i Piani zonali di assistenza sociale e i Piani integrati di
salute.
In coerenza col dettato della legge quadro 328/2000 e della l.r. 72/97 viene affermato come centrale il principio della integrazione delle politiche socio assistenziali non solo con quelle di ambito sanitario, ma anche con l’insieme delle politiche incidono sulla qualità della vita dei cittadini (abitazione, formazione, lavoro, ecc…) .
2. Gli obiettivi strategici sono articolati in due
livelli, afferenti rispettivamente all’efficacia degli interventi sui bisogni
dei cittadini e alla qualificazione del sistema di offerta nonché al suo
riequilibrio territoriale. Con riferimento agli obiettivi strategici, il PISR
individua le azioni contenenti specifici obiettivi e finalità da assumere nella
redazione dei Piani zonali di assistenza sociale. Nello specifico, sono
definite azioni che concernono le responsabilità familiari, i diritti dei
minori, l’autonomia delle persone anziane, il sostegno per i cittadini con
disabilità, gli interventi per gli immigrati, il reinserimento sociale dei
soggetti con dipendenze, il contrasto della povertà, l’inclusione sociale di
soggetti appartenenti a fasce deboli, la tutela della salute mentale, i
soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Il PISR prevede inoltre l’attivazione appositi
progetti speciali di iniziativa regionale (PIR) riguardanti lo sviluppo delle
reti di inclusione e protezione sociale, la valutazione e la qualità degli
interventi sociali, il sostegno alle famiglie, l’integrazione socio-sanitaria,
l’attuazione della l.r. 31/2000 (Istituto degli Innocenti), l’attuazione del
programma speciale “una Toscana per i giovani”.
3. L’organizzazione dei servizi integrati sociali e socio sanitari si svolge a livello territoriale secondo le seguenti linee:
-coordinamento delle politiche, attraverso
l’armonizzazione fra i piani di zona, i piani attuativi locali e i piani
integrati di salute;
-coordinamento dei fattori organizzativi ed
operativi e costituzione, tramite accordi fra la AUSL e i Comuni della zona -
distretto, di una apposita struttura tecnica di zona con funzioni di supporto
programmatico ed operativo.
Il par.3.3 del PISR detta gli indirizzi per
l’integrazione fra gli interventi sociali e quelli sanitari; le aree problematiche
ritenute sotto questo profilo di maggior rilevanza sono identificate nel
sostegno alla autonomia delle persone anziane o con disabilità, nella
prevenzione e cura delle dipendenze, nella tutela della salute mentale e nella
tutela materno-infantile.
Per quanto concerne poi il nuovo sistema di
definizione, erogazione e valutazione dei livelli essenziali di assistenza e
cittadinanza sociale, questo sarà attuato nel corso del 2005 in via
sperimentale, con un gruppo di zone che presentano i caratteri e le condizioni
ritenute necessarie.
4. Sotto il profilo organizzativo e procedimentale,
alla conferma degli elementi di fondo dell’assetto vigente si accompagna il
recepimento dei modelli sperimentali in atto.
Per quanto riguarda il livello territoriale, sono
ribadite le funzioni delle Province, delle C.Montane e dei Comuni così come i
contenuti e le procedure di approvazione dei piani sociali di zona. Nel
contempo, riprendendo le linee guida adottate dalla G.R. con propria
deliberazione 682/04, è formalizzato il percorso di elaborazione dei Piani
integrati di salute, qualificati come strumenti di pianificazione integrata che
le singole zone sono chiamate ad assumere, anche qualora non sia attivata la
sperimentazione delle Società della salute.
5. Sotto il profilo finanziario, come già accennato,
è rimandata l’approvazione del Programma finanziario; il testo si limita a
questo riguardo a riportare due tabelle con le previsioni di massima di spesa
per gli anni 2005-2007.
Considerato che il provvedimento in esame è stato oggetto di
intesa in sede di concertazione interistituzionale Giunta regionale -
associazioni rappresentative degli enti locali.
IL CONSIGLIO
DELLE AUTONOMIE LOCALI
1.
esprime
un parere favorevole sulla P.d.D. n.1201 condividendo gli obiettivi e
finalità generali del provvedimento in esame;
2.
formula
nel contempo le seguenti raccomandazioni:
a) pur
nel quadro delle note attuali limitazioni della finanza regionale, si ravvisa
la necessità di assicurare il mantenimento costante degli impegni finanziari
inerenti alle prestazioni di cui al presente Piano;
b) è
parimenti necessario assicurare il concorso del FRAS al finanziamento del fondo
di solidarietà istituzionale, al sostegno dei piani territoriali di contrasto
alla povertà, alle azioni di sostegno alle famiglie e alle azioni rivolte agli
anziani non autosufficienti;
3.
prende
atto, condividendo appieno siffatta esigenza, che la Regione si impegna a
procedere in tempi rapidi ad un adeguamento del PISR tale da consentire la
compiuta definizione di questo strumento di programmazione e la sua
armonizzazione con la nuova complessiva disciplina socio - sanitario quale delineata dalle proposte di legge n.404 e
n.392, attualmente pendenti dinanzi al Consiglio regionale.