Firenze,
15 febbraio 2012
- Al Presidente del Consiglio regionale
e
p. c. - Al Presidente della Giunta regionale
- All’Assessore proponente
- Al Dirigente responsabile
- Al
Segretario generale del Consiglio regionale
- Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica
e istituzionale
Proposta di
deliberazione n. 195 “Piano di indirizzo per le politiche sull’immigrazione”.
favorevole favorevole favorevole contrario
contrario
con
raccomandazioni con condizioni con raccomandazioni
PARERE OBBLIGATORIO
X
________________________________________________________________________________________________
OSSERVAZIONI
FACOLTATIVE
All’unanimità X A
maggioranza
A
maggioranza con motivazioni contrarie di
una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL) |
NOTE:
Allegato parere |
D’ordine del
Presidente
Cinzia Guerrini
Proposta di
deliberazione n. 195 “Piano di indirizzo per le politiche sull’immigrazione”.
Proponente : Giunta
regionale – assessore Allocca
PARERE OBBLIGATORIO
IL CONSIGLIO
DELLE AUTONOMIE LOCALI
Seduta del 14 febbraio 2012
Visti
-
l’art. 66 dello statuto regionale;
-
la l.r. 36/2000 recante “Nuova disciplina del
Consiglio delle autonomie locali”;
- il regolamento interno del Consiglio regionale;
- il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali;
Considerato
che le politiche per gli immigrati hanno risentito e risentono in questi anni di una particolare frammentazione e riduzione delle risorse;
che il più generale contenimento della spesa pubblica destinata al sociale ha influito anche sulla materia dell’immigrazione, tradizionalmente inquadrata nelle politiche sociali;
che, tuttavia, nuove e specifiche risorse si sono aggiunte nel corso degli ultimi anni;
Rilevato
che il Piano per l’immigrazione si configura come un’importante occasione per disegnare una nuova strategia finanziaria per le politiche regionali per gli immigrati;
che occorre ricondurre ad un medesimo disegno programmatorio tutte le numerose forme di finanziamento, nazionali ed europee, che in questi ultimi anni sono state destinate alle politiche di integrazione e più in generale alle politiche per gli immigrati;
che le risorse regionali dedicate al Piano, e più in generale alle politiche per gli immigrati, sono solo
una piccola parte del più complesso quadro finanziario disponibile;
che, pertanto, diviene necessaria una visione d’insieme delle risorse disponibili per dare reale efficacia al Piano, così come alla sua effettiva implementazione e al suo più efficace controllo;
Preso atto
che l’immigrazione ha visto da sempre i soggetti del territorio, enti locali e privato sociale, come i veri protagonisti nella gestione del fenomeno;
che tali realtà locali sono state le istituzioni più vicine agli stranieri, ne hanno espresso i bisogni, ne hanno raccolto le istanze, si sono sostituite all’intervento statale e ne hanno anticipato le direttrici, talvolta sollecitando la normativa, talvolta anticipando le stesse soluzioni legislative;
che gli enti locali ed il privato sociale hanno spesso agito da pionieri nelle politiche per gli immigrati, come si ricava dai progetti di inserimento lavorativo, mediazione culturale, accoglienza abitativa e accesso alle prestazioni sociali;
Considerato che
tra gli obiettivi di carattere strategico e con rilievo trasversale rispetto alle diverse politiche di settore si collocano i seguenti temi:
a) la rappresentanza e partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri, mediante:
- la promozione del riconoscimento e del’esercizio effettivo del diritto di voto;
- la promozione della presenza dei cittadini stranieri in organismi consultivi, anche attraverso la creazione di un Coordinamento regionale dei Consigli e delle Consulte degli stranieri per la cui istituzione si prevede di dar vita a un protocollo d’intesa con ANCI e UPI;
- la promozione e la qualificazione dell’associazionismo straniero e della presenza dei cittadini stranieri nelle associazioni presenti nei nostri territori;
- la valorizzazione delle seconde generazioni come ponte tra le comunità straniere e le comunità locali;
b) la qualificazione di una rete di servizi rivolti ai cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela di contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione, attraverso:
- il rafforzamento di una rete territoriale di punti informativi al servizio del cittadino straniero, ricorrendo quale strumento di attuazione a un protocollo d’intesa con ANCI;
- la qualificazione di un network di servizi volti alla tutela e al contrasto delle discriminazioni in grado di garantire il riconoscimento pieno dei diritti del cittadino straniero;
c) la diffusione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una cittadinanza attiva, mediante:
- una informazione completa e aggiornata presso i cittadini stranieri sulle opportunità di apprendimento della lingua presenti nei territori;
- la qualificazione e il rafforzamento dei soggetti presenti nel sistema pubblico dell’istruzione e del terzo settore impegnati nella diffusione di opportunità di apprendimento della lingua;
- la promozione dell’accesso on-line alla formazione linguistica;
Considerato inoltre
che nel processo di attuazione del Piano di indirizzo dovranno prevedersi un consolidamento della rete degli sportelli informativi mediante adeguate azioni di sistema a supporto della rete stessa e la completa copertura del territorio regionale;
che occorrerà promuovere un ruolo del Comune che sia di raccordo della rete dei servizi informativi e di supporto alla pre-compilazione delle istanze di rinnovo dei permessi di soggiorno presente nell’ambito del terzo settore e del privato sociale;
che tale prospettiva di coinvolgimento ampio delle reti territoriali assumerà particolare rilievo in vista della possibile assegnazione di nuovi compiti ai Comuni, derivante dall’auspicato processo di trasferimento dalle questure delle competenze sui rinnovi dei permessi di soggiorno;
che nell’ambito dei modelli organizzativi adottati dai Comuni, accanto all’azione di “uffici immigrati” dedicati in maniera esclusiva a tale target della popolazione specie nei territori ad alta concentrazione di popolazione straniera, occorrerà promuovere un sempre maggiore coinvolgimento della rete dei servizi interni all’ente rivolti alla generalità della popolazione quali l’ufficio per le relazioni con il pubblico, i servizi sociali, gli uffici anagrafe;
che il servizio di assistenza c.d. di “secondo livello”,
composto da giuristi esperti nel diritto dell’immigrazione, attivato presso
l’ANCI Regionale nell’ambito di un protocollo d’intesa con
Preso atto
che il quadro finanziario di riferimento pluriennale prevede come risorse stanziate nel bilancio per gli anni 2012-2015 un totale di 1.168.964 euro e come risorse stimate, in base a previsioni su dati storici e sulla programmazione europea pluriennale in materia di immigrazione, un ammontare di 1.200.000 euro;
Visto
l’esito del Tavolo di concertazione istituzionale del 19 dicembre 2011;
DELIBERA
di esprimere parere favorevole sulla proposta di deliberazione n. 195 “Piano di indirizzo per le politiche sull’immigrazione”, con le seguenti raccomandazioni:
a) in previsione di un consistente incremento di ondate migratorie conseguenti i cambiamenti politici tuttora in atto nei paesi del Nord Africa, implementare - in stretta collaborazione sia con i Comuni, sia con gli organi periferici dello Stato - i già esistenti programmi specifici di prima accoglienza e di integrazione, cui destinare idonee risorse, per i richiedenti asilo e per i titolari di protezione internazionale;
b) in merito alle forme di partecipazione dei cittadini stranieri alla vita della comunità ove risiedono, enfatizzare lo sforzo necessario al superamento delle criticità emerse nelle esperienze fin qui realizzate, allo scopo di rendere gli organismi di rappresentanza maggiormente efficaci e in grado di produrre idee e innovazione sociale.