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Immagine - Fibbia etrusca proveniente dal Museo di Massa Marittima
Fibbia etrusca proveniente dal Museo di Massa Marittima

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COMUNICATO STAMPA  n. 1076

 
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Etruschi: Massa Marittima, l’edizione 2019 delle ‘Giornate di Camporeale’

Presentato il programma per i due giorni, sabato 21 e domenica 22 settembre, dedicati al grande etruscologo. Il tema scelto per quest’anno è la “Mitologia figurata degli etruschi”. Domenica 22 settembre la visita a Vetulonia, con escursione agli scavi e al Museo Archeologico

 

di Camilla Marotti, 17 settembre 2019

 

Firenze – Massa Marittima ricorda Giovannangelo Camporeale e guarda alle nuove generazioni di studiosi, per omaggiare, il 21 e il 22 settembre prossimi, il professore emerito di Etruscologia e Antichità Italiche all'Università di Firenze, scomparso nel luglio 2017 e che per decenni ha diretto gli scavi sulle rive del lago dell’Accesa.

A presentare, questa mattina, martedì 17 settembre, le “Giornate di Camporeale”, inserite nel programma della Giornata degli Etruschi, l’assessore alla Cultura di Massa Marittima, Irene Marconi, con il direttore dei Musei di Massa Marittima, Roberta Pieraccioli e due archeologi e etruscologi: Stefano Bruni, dell’Università di Ferrara, e Giuseppe Sassatelli, dell’Università di Bologna.

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenuto a margine della presentazione in palazzo del Pegaso, ha sottolineato l’apprezzamento per “l’omaggio a uno studioso che è stato punto di riferimento per tanti studenti e addetti ai lavori”. Giani ha salutato la terza edizione della manifestazione “divenuta ormai un appuntamento di rilievo nazionale, con studiosi di altissimo livello”.

Irene Marconi, ha ricordato la lunga collaborazione dell’amministrazione comunale, iniziata negli anni ottanta, con il professor Camporeale, che condusse la prima campagna di scavo realizzata a Massa Marittima. “Una campagna che poi si è ampliata fino a ricomprendere il territorio dell’abitato della necropoli etrusca nel lago dell’Accesa. Un luogo in cui si dice si siano formate generazioni di archeologi sul campo”.

Un rapporto fecondo protrattosi nel tempo, quello tra la città e il professore, al quale già nel 2014 era stata conferita la cittadinanza onoraria, come precisato dalla direttrice dei Musei di Massa Marittima. Roberta Pieraccioli. Le ‘Giornate’, ha spiegato, “sono nate per creare il legame con la memoria di Camporeale al cui lavoro si deve la nascita del Museo archeologico”. Alcuni allievi e importanti colleghi del professore – ha aggiunto Pieraccioli - hanno poi proposto di “creare un’attività scientifica a Massa Marittima nel Museo archeologico sull’archeologia etrusca”.

Un’attività seguita e patrocinata dall’Istituto nazionale di studi Etruschi ed Italici, in palazzo del Pegaso rappresentato dal presidente Giuseppe Sassatelli e luogo decisivo per la ricerca sugli etruschi, punto di riferimento per professori universitari, soprintendenti, studiosi nazionali e internazionali .

La scelta del tema di quest’anno - “Mitologia figurata degli etruschi” -  si deve al professor Stefano Bruni, dell’Università di Ferrara. Sabato 21 settembre dalle ore 9.30 alle 17, alla Biblioteca Gaetano Badii di Massa Marittima, i più importanti etruscologi italiani faranno il punto sulla ricerca riguardo alla raffigurazione del mito in Etruria. “Un argomento di ricerca sul quale Camporeale ha lavorato a più riprese e fin dalla fine degli anni cinquanta” ha spiegato Bruni. “Il convegno vede insieme studiosi di carriera e che sono tra i grandi nomi dell’archeologia italiana, come Mario Torelli, Luca Cerchia, Adriano Maggiani, con una serie di giovani, proprio con l’idea di creare a Massa Marittima una sorta di vivaio della ricerca sugli etruschi”. “Lo spirito di Camporeale – aggiunge Bruni - era proprio quello di creare giovani ricercatori”.

Accanto al convegno scientifico ci sarà un aspetto dedicato a un più vasto pubblico. Domenica 22 settembre sarà organizzata un’escursione a Vetulonia, realizzata in collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia. E’ prevista la visita allo scavo in corso della Domus dei Dolia e al Museo Archeologico Isidoro Falchi, dove è attualmente esposta la mostra evento “Alalia, la battaglia che ha cambiato la storia. Greci, Etruschi e Cartaginesi nel Mediterraneo del VI secolo a.C”. Infine una passeggiata verso la necropoli con le sue imponenti tombe monumentali, tra cui la tomba di Raku Kakanas, scavata per la prima volta Falchi a fine Ottocento e studiata dallo stesso Camporeale.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana