COMUNICATO STAMPA n. 1320
Festa della Toscana: riflettere sulla dignità dell’essere umano, il messaggio di Mattarella
Il presidente della Repubblica ha scritto al presidente del Consiglio regionale. Eugenio Giani: “Dei quasi 7 miliardi di persone nel mondo più della metà vive in Paesi in cui ancora c’è la pena di morte”. Antonio Tajani: “Garantire ad ogni essere umano la libertà di poter cambiare”. Consegnato il Pegaso al presidente del Parlamento europeo
di Ufficio stampa, 30 novembre 2018
Lo squillo delle chiarine del Comune di Firenze e l’inno di Mameli hanno aperto, questa mattina 30 novembre, al teatro La Compagnia, la seduta solenne del Consiglio regionale, dedicata alla Festa della Toscana sul tema
“Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa”.
“La Festa della Toscana rappresenta una solenne occasione di riflessione sulla dignità dell’essere umano - il presidente dell’Assemblea regionale
Eugenio Giani legge il messaggio inviato dal presidente della Repubblica
Sergio Mattarella - Questa iniziativa nel segno del contrasto alla pena capitale e ai trattamenti inumani o degradanti intende celebrare la secolare identità della Regione che affonda le sue radici nelle libertà comunali, confermandone la vocazione all’impegno per superare ogni discriminazione a tutela dei diritti inviolabili della persona”. “La straordinaria scelta di civiltà del Granduca - continua il messaggio - costituisce ancora un punto di riferimento al quale la Toscana si ispira per alimentare quel patrimonio di virtù civili testimoniato dalla sua storia”.
Il presidente Giani si è poi rivolto ai numerosi giovani in platea, invitando le nuove generazioni a trasmettere i valori fondamentali della Festa. “In Toscana, noi siamo stati i primi ad abolire la pena di morte nel mondo, ma oggi è solo in 106 Stati su circa 200 - ha detto Giani - che la pena di morte è stata abolita, ve ne sono altri 47 in cui la pena capitale è nell’ordinamento e questi coprono più della metà della popolazione mondiale”. Giani ha precisato che “nel mondo sono più di 4mila le condanne a morte che vengono eseguite” e che “dei quasi 7 miliardi di persone nel mondo più della metà vivono in Paesi in cui ancora c’è la pena di morte”.
Il presidente ha ricordato l’omaggio, reso questa mattina al cimitero di Cascina dove ha deposto una corona di fiori alla tomba di Greg, ucciso nel braccio della morte in Texas. L’uomo aveva espresso come sua ultima volontà, quella di essere sepolto a Cascina, un luogo che non conosceva la pena di morte. A Cascina era presente, fra gli altri, il consigliere segretario dell’ufficio di presidenza
Antonio Mazzeo.
Passando la parola all’ospite d’onore della giornata, al presidente del Parlamento Europeo
Antonio Tajani, Giani ha ribadito che “la Toscana ha sempre guardato all’Europa come soggetto che può interloquire con il mondo e che può darci quel respiro per esprimere i nostri valori”.
“L’Europa - è intervenuto Tajani - è l’unico continente al mondo dove non esiste la pena di morte, questo significa difendere la libertà. Siamo contro la pena di morte non perché siamo più morbidi nei confronti di chi ha commesso reati gravissimi; chi ha compiuto reati gravissimi è giusto che sconti la pena fino alla fine dei suoi giorni; siamo contro la pena di morte perché anche il peggior assassino e delinquente deve aver la libertà nella sua vita di potersi pentire, di poter cambiare”.
“La Festa della Toscana - ha concluso Tajani - è una festa di libertà e la Toscana è una terra di libertà. Leonardo Da Vinci regalava il sogno di essere liberi, gli stessi artisti toscani, che hanno rappresentato la storia di questa terra da Michelangelo a Brunelleschi, da Puccini alle intelligenze più nuove come Ernesto Piaggio, inventore della Vespa, sono tutti elementi che identificano la Toscana e la sua libertà”.
Il presidente Giani ha poi invitato sul palco il presidente della Regione
Enrico Rossi per consegnare, insieme, il Pegaso della Regione a Tajani.
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