Gonfalone d’argento a undici donne che hanno segnato la storia
Da scienziate a paladine dei diritti umani, da politiche ad intellettuali, undici donne, da diverse parti del mondo, hanno ricevuto il riconoscimento del Consiglio regionale
29 novembre 2002
Undici donne che hanno dato un contributo di grande valore alla difesa dei diritti umani hanno ricevuto il Gonfalone d’argento del Consiglio regionale della Toscana dal presidente Riccardo Nencini. “Non è stato facile compilare un elenco di donne che hanno concorso a cambiare la storia del Novecento – ha dichiarato Nencini – La scelta è caduta sulle persone più rappresentative dei diversi continenti, che si sono contraddistinte per meriti scientifici, artistici e storici e per il loro impegno nelle battaglie civili. Ciascuna di loro ha conosciuto il dolore, e ha saputo trasformarlo in passione e azione”.
Ogni nome è una storia di impegno morale, civile e sociale.
Hebe de Bonafini ha fondato l’Associazione Madres de Plaza de Mayo, che si oppose ai militari argentini e denunciò al mondo la tragedia dei desasparecidos e dei prigionieri politici. Indira Nath, scienziata indiana, ha ricevuto il premio “Women for Science 2002” per le sue ricerche sulla lebbra. Ludmilla Alexeeva, dissidente ai tempi dell’Unione sovietica, è ora a capo del Moscow Helsinki Group, per i diritti umani in Russia. Nora Castañeda, venezuelana, è presidente della Banca per lo Sviluppo delle donne che concede microcrediti a donne in difficoltà. Per l’Italia, sono state scelte Teresa Mattei, la più giovane deputata dell’Assemblea Costituente, a cui si deve l’invenzione del simbolo della mimosa per l’8 marzo; Emma Bonino, parlamentare europea e già commissaria per gli aiuti umanitari, e Maria Luigia Guaita Vallecchi, ex partigiana, fondatrice della scuola “Il Bisonte”, nota per il suo impegno per l’arte a Firenze. Altre donne non hanno potuto prendere parte alla cerimonia. Angela Z. Monson, senatrice nera di Oklahoma, che rappresenta la National Conference of State Legislatures (USA), e Sima Samar, presidente della commissione afgana per i diritti umani, parteciperanno domani alla seduta solenne del Consiglio regionale. Il Gonfalone è stato conferito anche a Vanessa Redgrave, attrice conosciuta a livello internazionale, ambasciatrice dell’Unicef, da anni impegnata a difesa dei diritti umani calpestati, e a Simone Veil, che, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, è stata presidente del primo Parlamento Europeo.
“Il Gonfalone toscano – ha detto Alessandra Zendron, presidente della Provincia autonoma di Bolzano e coordinatrice di tutte le commissioni regionali per le pari opportunità - rappresenta un riconoscimento che segnala queste donne come stelle polari, punto di riferimento per tutte le donne, per renderle consapevoli delle loro potenzialità”. “Sono le donne a costruire la rete della pace nel mondo - ha aggiunto Marina Piazza, presidente nazionale della commissione pari opportunità – Una rete che, come il rammendo, è sublime quando non si vede”.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Mara Baronti, presidente della commissione toscana per le pari opportunità, e Angela Fusco Perrella, presidente del Consiglio regionale del Molise. Per il Consiglio regionale della Toscana, c’erano anche i vicepresidenti, Piero Pizzi e Enrico Cecchetti, e molti consiglieri. (ab bb)
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