COMUNICATO STAMPA n. 1191
Pianeta Galileo 2012: la curiosità si fa scienza
Inaugurata questa mattina la nona edizione, presso l’Aula magna del rettorato dell’Università di Firenze, con la consigliera dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Toscana Daniela Lastri e il rettore dell’Ateneo fiorentino Alberto Tesi. Lectio galileiana di Roberto Casalbuoni sul bosone di Higgs
29 ottobre 2012
Firenze – Insieme per coltivare la curiosità e avvicinarsi alla scienza, per conoscere e capire la complessità del mondo. Questo il filo rosso che ha oggi caratterizzato l’inaugurazione della nona edizione di Pianeta Galileo, che in Aula magna del rettorato dell’Università di Firenze, ha accolto ancora una volta tanti giovani.
A fare gli onori di casa il rettore dell’Ateneo fiorentino Alberto Tesi, che non ha mancato, oltre ai ringraziamenti di rito, di rivolgerne uno particolare agli studenti: “Vi ringrazio per il vostro impegno a coltivare la curiosità per la scienza, disciplina non solo capace di autocorreggersi ma anche di unire i ricercatori di tutti i paesi”.
Da qui l’importanza di Pianeta Galileo, iniziativa voluta con slancio dal Consiglio regionale della Toscana, in collaborazione con le Università toscane e l’Ufficio scolastico regionale.
“Pianeta Galileo si riconferma occasione unica di incontro vero con la scienza – ha sottolineato la consigliera Daniela Lastri – sul panorama toscano ma anche nazionale, grazie alla decisione dell’intero Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana di investire in questo importante percorso formativo, ponte con le scuole superiori e con l’Università, quindi con i nostri giovani e con il futuro”.
“L’apertura della cerimonia con l’inno italiano e l’inno europeo, eseguiti dal Coro Senzaton dell’Isis ‘Russell-Newton’ di Scandicci, diretto dal maestro Nicola Angiolucci – ha continuato la consigliera – sono in perfetta sintonia con gli obiettivi di Pianeta Galileo, un percorso che intende dar forza alla cultura scientifica per rilanciare lo sviluppo sostenibile e migliorare le condizioni di vita dell’umanità”. La crescita del progetto - passato dai 74 aventi del primo anno agli oltre 282 del 2012 – invita a continuare sulla strada tracciata, per dare l’opportunità ai giovani “di incontrare la scienza da vicino, di trovarsi a tu per tu con ricercatori e studiosi, attraverso lezioni-incontro nelle scuole, spettacoli teatrali, mostre, laboratori, visite guidate, a partire dalla lectio galileiana di Roberto Casalbuoni (Università di Firenze) sul bosone di Higgs”.
E il professore, che ha incantato la platea con una ricerca lunga più di cento anni, a partire dalla scoperta della radioattività, nel 1896, al 4 luglio 2012, “sacro Graal del bosone di Higgs”, ha esordito spiegando la felicità di dare il via alla nona edizione di Pianeta Galileo. “Questa è la mia ultima lezione ufficiale come professore ordinario – ha affermato – sono commosso e felice al tempo stesso, soprattutto nel vedere tanti studenti: spero che l’università non tradisca le vostre aspettative”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche i rappresentanti dell’Istituto scolastico regionale e delle Università di Pisa e Siena, convinti del progetto e della necessità di sfruttare il fertile terreno della Toscana, in tema di cultura scientifica. (ps)
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