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Immagine - Copas: informazione più democratica grazie a web

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COMUNICATO STAMPA  n. 0947

 
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Copas: informazione più democratica grazie a web

Si è svolto alla Fortezza da Basso il convegno “Connessioni reali” dedicato al rapporto fra web media e mondo sociale

 

17 maggio 2013

 

Firenze – “Le nuove frontiere della comunicazione sono importanti ed utili, ma a nulla servono se non c’è, a monte, una conoscenza effettiva del mondo e delle cose. Ricordate la giornalista che, tramite Twitter, dette per prima al mondo la notizia delle dimissioni di papa Benedetto XVI? Ebbene, potè farlo perché conosceva il latino. Le dimissioni del pontefice furono annunciate in latino e se la cronista non avesse avuto una conoscenza classica, non avrebbe potuto fare quello scoop attraverso un mezzo modernissimo”.
Il consigliere regionale Enzo Brogi ha utilizzato questo esempio per ricordare che anche i nuovi media, quelli relativi ad internet, “non possono stare in piedi da soli”, intervenendo nel pomeriggio al convegno “Connessioni reali” organizzato dalla Copas, la Conferenza permanente delle autonomie sociali, e svoltosi all’interno della decima edizione della mostra Terrafutura alla Fortezza da Basso di Firenze.
“Gli strumenti virtuali della comunicazione sono nati come ulteriore forma di democrazia diretta ed oggi possono rendere protagoniste le organizzazioni e le persone”, ha invece sottolineato la presidente della Copas, Eleonora Vanni, in apertura di convegno. Secondo la Vanni “la comunicazione virtuale riesce a bucare alcuni muri della comunicazione tradizionale” e in particolare “l’informazione on-line è il canale privilegiato per fare comunicazione sociale in quanto quest’ultima è attenta alle persone e disposta ad ascoltare ed interagire”.
Il convegno odierno, moderato dal vicepresidente della Copas, Vincenzo Striano, intendeva comprendere se la comunicazione virtuale può “raccontare il Paese reale”. Partendo dalla convinzione che gli strumenti web consentono all’informazione sociale di occupare nuovi spazi rivolgendosi a un pubblico sempre più vasto, la risposta al quesito è stata positiva. Ad intervenire sono stati direttori e giornalisti di testate on-line, web radio ed agenzie specializzate, che in modo diverso, e con esempi differenti, hanno cercato di affrontare e chiarire il tipo di apporto che l’informazione on-line può dare alla buona comunicazione nel segno di un’informazione il più possibile corretta e libera. (mc)

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