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Shozo Shimamoto. Gutai – Primo Assalto

mostra
da mercoledì 13 novembre a sabato 30 novembre 2024
Palazzo Bastogi, Via Cavour, 18 - Firenze

programma

Inaugurazione della mostra mercoledì 13 novembre ore 17
La mostra proseguirà fino al 30 novembre 2024 con il seguente orario:
da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 - sabato dalle 10.00 alle 19.00.

La mostra vedrà esposte le opere dell’artista Shozo Shimamoto e del collettivo artistico Gutai: fondato dall’artista Jiro Yoshihara nel 1954 ad Ashiya, vicino a Osaka, il Gruppo Gutai nasce con la volontà di esplorare nuove forme d’arte, unendo performance, pittura e ambienti interattivi, per dar vita a un terreno comune internazionale dell’arte sperimentale attraverso un’ampia attività espositiva e numerose pubblicazioni a livello mondiale.

Breve Biografia di Shozo Shimamoto
Shozo Shimamoto nasce ad Osaka, in Giappone, nel 1928. Co-fondatore del gruppo Gutai, insieme a Jiro Yoshihara, è stato uno degli artisti più sperimentatori del secondo dopoguerra. Il Gutai, primo movimento artistico radicale del Giappone, si sviluppa sul finire degli anni Cinquanta quasi in contemporanea all’arte informale europea e americana, con l’intento di rinnovare la tradizione artistica giapponese. Nel 1957 partecipa alla prima esposizione “Arte Gutai sulla scena" al Center Sankei di Osaka, dovemette in mostra i suoi lavori video e sonori. Sono anni in cui inizia a tenere mostre anche fuori dal Giappone, in importanti istituzioni e gallerie come lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Musée cantonal des Beaux Arts di Losanna. Nel 1972, con la morte di Yoshihara, il Gruppo Gutai si scioglie e Shimamoto s’interessa alla Mail Art. Nel 1987 viene invitato dal Museo di Dallas a celebrare il centenario della nascita di Duchamp, per il quale proietta messaggi di pace e spezzoni di film sulla sua testa. Nel 1998 viene scelto come uno dei quattro più grandi artisti del mondo del dopoguerra assieme a Jackson Pollock, John Cage e Lucio Fontana, per un'esposizione al MOCA di Los Angeles e l’anno successivo partecipa alla 48a Biennale di Venezia con David Bowes e Yoko Ono. Nel 2004 realizza una performance in elicottero come anticipazione della successiva Biennale di Venezia del 2005. Nel maggio 2006 la Fondazione Morra di Napoli ospita una sua antologica “Shozo Shimamoto. Opere anni '50-'90”, che viene inaugurata da una performance nella storica Piazza Dante, in cui getta una sfera piena di colori su una tela, sollevato dal braccio di una gru e accompagnato al pianoforte da Charlemagne Palestine. Sue opere si trovano, tra le tante, nella collezione della Tate Gallery, del Centre Pompidou, della Galleria di arte moderna di Roma, oltre a essere presenti in quasi tutti i musei giapponesi. Muore ad Osaka nel 2013.

L’accesso sarà consentito, previa esibizione di valido documento di identità, nei limiti dei posti previsti ai sensi della normativa in materia di sicurezza.