Di Massimiliano Castellani, Ubaldo Pantani, Alessandro Salutini, Adam Smulevich
Direzione tecnica di Marco Cannistraro
È uno spettacolo nato per rendere omaggio alla storia del grande campione di ciclismo e approfondire attraverso la sua vicenda umana e sportiva la storia del nostro Paese durante la seconda guerra mondiale.
Sul campione si sono scritte pagine infinite di letteratura dello sport, sull'uomo invece si è indagato fin dove Bartali ha voluto far entrare l'occhio indiscreto della stampa e quello accademico degli storici, per i quali, come per la gente comune, ha avuto sempre il massimo rispetto. Ma a sua volta il “Ginettaccio” ha sempre difeso con grinta ed estrema coerenza il suo spazio privato e praticamente celato quella “storia di salvataggi” umani, compiuti nella mitica tappa “Firenze-Assisi-Firenze”, in cui ha portato in salvo centinaia di perseguitati dal regime nazifascista. Azioni coraggiose, portate a termine con tutte le fragilità e le incertezze dell'uomo, chiamato a un'impresa ben più ardua di quella di vincere un Tour de France o un Giro d'Italia, che ne fanno un eroe nazionale e per il popolo ebraico un Giusto tra le Nazioni.
Ubaldo Pantani, attore e autore, trasformista.
Laureato in Scienze Politiche all'Università di Pisa e allievo di Giorgio Albertazzi al Laboratorio d’Arti Sceniche di Volterra, interpreta inizialmente ruoli drammatici. In tv partecipa a numerosi programmi Rai, Mediaset e LA7, principalmente con il ruolo di imitatore trasformista. Al cinema è stato diretto da Giovanni Veronesi, Luca Miniero e Fausto Brizzi. Come conduttore presenta nel 2013 gli MTV Music Awards con Virginia Raffaele.
Co-direttore del Teatro di Collesalvetti - Città della lirica, ha curato molte versioni semisceniche di celebri melodrammi, in qualità di narratore.
Appassionato di Storia, conduce dal 2014 gli speciali di RaiDue per il Giorno della Memoria. Uno di questi, dedicato a Gino Bartali, è diventato uno spettacolo teatrale che andrà in scena dalla stagione 2018.