Lega Toscana - Salvini Premier - 12 febbraio 2025
Landi (Lega)Fine vita: rischio legge grimaldello, parlamento legiferi fissando paletti
"Centrodestra contro atto superfluo e dannoso"
“L’approvazione della legge sul suicidio assistito - perché di questo si tratta, altro che fine vita – porta con sé rischi e valutazioni che vanno oltre l’aspetto meramente etico. Siamo di fronte a un tema delicato che non solo tocca le coscienze di ognuno, ma le lacera. Proprio per questa ragione trovo ingiustificati i toni trionfalistici di tanti, a partire dal comitato promotore,che ha visto il suo testo stravolto dal consiglio regionale. Per continuare con illustri esponenti del Partito democratico, che fingono di non rendersi conto che un’anima di quel partito è stata mortificata. La verità è che la legge è superflua e dannosa: una bandierina piantata dal Pd su un tema che legittimamente, da sempre, il partito radicale prima e Più Europa hanno eletto a cavallo di battaglia. Si è forse pensato di poter aprire una porta e tenerla socchiusa con il chiaro intento di spalancarla appena possibile”.
Così il consigliere regionale della Lega e portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale della Toscana Marco Landi all’indomani dell’approvazione della legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. Legge che ha registrato il voto contrario compatto dei tre partiti del centrodestra.
“La legge non è palesemente e non può esserlo giuridicamente l’atto che dà seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del 2019: bastava un provvedimento adottato dalla Giunta o anche dalla direzione regionale della Sanità. E invece è stata scelta la strada di una legge che presenta enormi profili di incostituzionalità e che genererà conseguenze negative. Una legge che rischia di essere un mezzo peraltro per fini a dir poco discutibili, un grimaldello per aprire surrettiziamente, nel tempo, la strada ad altre opzioni, quali derive eutanasiche. Ora c’è da sperare che il parlamento legiferi facendo decadere questa legge, e lo faccia non prendendo ad esempio il caso toscano ma fissando paletti ben precisi, e soprattutto potenziando tutti gli strumenti - a partire dalle cure palliative, che vedono la Toscana ancora indietro - per garantire ai malati terminali di concludere il tragitto terreno con dignità e senza sofferenze insostenibili”, conclude Landi.
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