Gruppo consiliare Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani - 23 marzo 2015
Nuovo aeroporto di Firenze. Sgherri (PRC in Regione): “Risposta inaccettabile e sconvolgente da parte della Giunta a interrogazione: la Regione non vede, non sente e non parla".
Nuovo aeroporto di Firenze. “Una risposta inaccettabile. Inaccettabile nella sua logica del non vedo, non sento non parlo. Non vedo: il master plan è stato presentato 4 mesi fa in Palazzo Vecchio ma la Regione, nonostante abbia un proprio rappresentante nel cda dello scalo fiorentino, da allora non ha fatto nulla per acquisirlo! Non sento: basta leggere la stampa in questi mesi, basta leggere il Notiziario dell’Associazione Valentino Giannotti per apprendere tutti i contenuti del documento! Ma la Regione non legge nulla. E alla fine non parlo: non avendo nulla e non sapendo nulla allora non dice nulla! Sconvolgente. Una presa in giro bella e buona, una risposta tanto grave quanto grottesca. Uno schiaffo al Consiglio ma anche a tutto il ruolo delle istituzioni e della programmazione pubblica.
Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e Capogruppo in Consiglio Regionale – sulla risposta (scritta, giunta oggi), da parte del Presidente Rossi, all’interrogazione che – in primis – chiedeva il coinvolgimento e il pronunciamento del Consiglio sulla vicenda aeroporto, perché radicalmente mutata (si pensi alla scelta di Enac e di fatto del governo per la pista “lunga”, diversa e configgente con la scelta dei 2000 metri fatta dal Consiglio).
Nella risposta infatti – sottolinea Sgherri – il Presidente Rossi dice nella sostanza che nessuna valutazione può essere fatta e non può essere coinvolto il Consiglio perché il master plan dell’aeroporto di Firenze non è stato trasmesso alla Regione! Un master plan appunto presentato ufficialmente in Palazzo Vecchio a novembre!
Sulla questione ricorsi Enac e Università, nella risposta nessun argine alla beffa: si afferma l’intenzione di resistere in giudizio: lo ha già fatto ? I tempi per farlo ci sono ancora? Ha affidato un incarico in tal senso? Non è dato sapere. Se sul Piano Paesaggistico – prosegue Sgherri – ci era venuto il dubbio che si fosse etero diretti (sia quando il PD cassava tutti gli emendamenti del MIBAC e sembrava che i suggeritori fossero i potentati del marmo, sia per contro quando dopo il tour de force a Roma il suggeritore sarebbe sembrato il MIBAC); sulla questa vicenda invece ci verrebbe da pensare – vista la stretta amicizia fra il presidente di ADF e Renzi – che qualche suggeritore esterno abbia consigliato al Presidente il silenzio : questo silenzio non fa che rafforzare il sospetto che avevamo espresso fin da novembre – nella mia prima interrogazione in tema: di arrivare a far scadere la consiliatura regionale e impedire l’assunzione delle decisioni che del Consiglio stesso sono proprie, come esser di fronte ad un progetto di pista profondamente mutato rispetto a quanto votato lo scorso luglio. E magari demandare tutta la decisione alla conferenza di servizi! E chiamare la prossima consiliatura a fare da semplice ratificatrice di quanto già deciso (tipo la pista di 2400 metri). Gravissima mancanza di rispetto per il Consiglio negare informazione e decisione su materie di propria competenza e su quesiti posti da mesi, insomma tanta confusione sotto il cielo. Con una serie di pesanti quesiti e questioni irrisolte e non affrontate: dalla pista di 2400 invece che 2000 metri; da un governo che promette i primi 50 milioni per lo scalo a condizioni irraggiungibili (scalo pronto per il vertice del G8 a Firenze); da un piano industriale dello scalo che – per reggere – necessità di circa il 50% delle risorse dal pubblico e con l’Europa che (a quanto è dato sapere) avverte che questi finanziamenti non ci sono, ecc. Insomma, invece del silenzio sarebbe stato necessario un sussulto di dignità che dicesse che le condizioni per questa nuova pista non ci sono più! Per nascondere questo il Presidente Rossi ha scelto il silenzio; si è scelta la strada del “non vedo, non sento, non parlo”.
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