Nuovo Centrodestra - 10 marzo 2015
Cave e attività estrattive, Taradash: «Legge sbagliata. Aggrava e moltiplica i problemi che si proponeva di risolvere»
Sintesi dell’intervento del Vicepresidente del Gruppo Nuovo Centrodestra Marco Taradash
«Questa legge rischia di trasformare la coltivazione delle cave in una grande partecipata pubblica al di fuori di qualsiasi termine consentito dalle leggi. E questo in conseguenza della interpretazione che si dà di un editto del 1751 fino ad oggi letto in maniera opposta».
«Ovvio, esami di tipo ‘spiritico’ non erano possibili e si doveva interpretare. Ma quando si tratta di esproprio, come in questi casi, esistono le leggi. La facoltà di esproprio da parte dello Stato, in particolare, è prevista dalla Costituzione solo per fini di pubblica utilità e non è questo il caso. L’interpretazione delle leggi (e degli editti) è affidata ai Tribunali, non alle assemblee elettive che non possono, fuori dalle leggi, intervenire sulla proprietà privata».
«Ora si aprirà una fase di contenzioso molto dura, che rallenterà o impedirà gli investimenti nel settore con danni ingenti all’area apuana. Credo che si sarebbe invece dovuta seguire la via giudiziaria, unica contemplata dalla nostra Costituzione».
«Sulla parte ambientale discuteremo invece con il piano paesaggistico, ma questa senz’altro è una legge sbagliata, che attua una forzatura e quindi aggrava e moltiplica i problemi che si proponeva di risolvere». (mo.no)
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