Gruppo consiliare Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani - 14 gennaio 2015
Dibattito su relazione finale della Commissione d’inchiesta su immobili delle ASL. Sgherri (PRC in Regione):”emerge un quadro molto pesante che pone tanti dubbi. Buon lavoro della commissione, che non deve cadere nel vuoto”
Dibattito su relazione finale della Commissione d’inchiesta su immobili delle ASL, oggi in aula. “La commissione, i commissari tutti, hanno svolto un buon lavoro, approfondito, dove è prevalso non l’interesse di parte e si è arrivati ad un'unica relazione finale. Nel merito emerge con tutta evidenza una profonda inadeguatezza per come tutta la questione è stata ed è gestita, e non solo da parte dell’apparato direttamente coinvolto, ma anche dalla parte istituzionale e politica deputata. Con anche un lassismo, un indifferenza di fronte a questa inadeguatezza che oggi pare plasticamente vedersi anche nell’aula del Consiglio, con l’assenza al dibattito sia del presidente che del vice presidente della Giunta, e quindi non paiono certo essere delle migliori le premesse rispetto all’appello che veicola la relazione, cioè a porre un radicale cambiamento nella gestione del fenomeno da parte della Giunta stessa. Il quadro che emerge infatti è grave, a tal punto che dubbi su un ipotetico danno erariale (che non è questa la sede per stabilire se vi sia stato o meno) sono certo favoriti dai lavori della commissione. Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo in Consiglio Regionale. Siamo oggi in piena spending review e il Consiglio è stato e sarà investito su tanti fronti a seguire questa strada, e nel contempo emerge dalla relazione un quadro di un patrimonio enorme lasciato ad ammuffire, al pagamento di affitti o di acquisti di immobili inutilizzati per anni. Inaccettabile! Ritengo – conclude Sgherri – che precisi impegni alla Giunta – tramite una mozione – dovrebbero essere dati dal Consiglio fin dalla prossima seduta su questo tema, per un radicale cambiamento di modo di gestione, di monitoraggio attento, insomma che venga raccolto l’appello che sottende alla relazione ad un profondo cambio di passo.
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