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MoVimento 5 stelle
comunicato n. 636 del 14 febbraio 2025

 
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Coltano, tagli boschivi nel Parco di San Rossore: Galletti (M5S) interroga la Regione

"Tagli indiscriminati e danni ambientali: vogliamo chiarezza. La Regione non può restare a guardare”

Firenze, 14 febbraio 2025 – Un nuovo allarme ambientale scuote la Toscana. Nel Parco Regionale di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli, in località Coltano, sei ettari di bosco sono stati interessati da tagli indiscriminati, con la conseguente denuncia di comitati ambientalisti e cittadini. Il Movimento 5 Stelle interviene con un’interrogazione ufficiale alla Regione, a firma della Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale, Irene Galletti, per fare luce sulle irregolarità emerse nei tagli boschivi autorizzati all’Università di Pisa.

“Un intervento per la gestione forestale si è trasformato in un'operazione fuori controllo, con danni ambientali accertati e sanzioni in arrivo. Chi ha sbagliato deve risponderne”, dichiara Galletti, chiedendo chiarezza su chi abbia autorizzato i tagli, quali verifiche siano state svolte e come sia stata garantita la tutela della biodiversità.

L’interrogazione presentata da Galletti chiede chiarimenti su diversi aspetti fondamentali. Chi ha presentato la richiesta e con quali motivazioni? Quali criteri e valutazioni di impatto ambientale sono stati adottati prima di autorizzare i tagli? Quali sono le dimensioni reali dell’area interessata e quali specie arboree sono state abbattute? Quali interventi di ripristino sono previsti e con quali tempi? Se e come siano stati coinvolti enti locali e associazioni ambientaliste nel processo decisionale?

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, le guardie del Parco hanno riscontrato che la ditta incaricata dall’Università non ha rispettato le indicazioni tecniche, causando danni agli alberi giovani e all’ecosistema locale. Sono già in corso verifiche e saranno elevate sanzioni, ma la questione solleva un problema più ampio: come vengono gestite le risorse forestali nelle aree protette della Toscana?

"Questa vicenda è emblematica di un sistema che manca di trasparenza e di controllo. Non è possibile che cittadini e associazioni debbano scoprire a cose fatte lo scempio di un pezzo di bosco. Serve più partecipazione e maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente. La Regione deve assumersi le proprie responsabilità e garantire che episodi simili non si ripetano", conclude Galletti.

L’attenzione ora è rivolta alla risposta della Giunta toscana, chiamata a chiarire cosa è accaduto e a garantire che le regole vengano rispettate nell’interesse dell’ambiente e della comunità.

 

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