Italia Viva - 11 febbraio 2025
Fine Vita, Scaramelli: “Toscana non istituisce un diritto ma ne regolamenta l’esercizio”
Approvato dal Consiglio regionale l’Odg del gruppo Italia Viva collegato alla legge di iniziativa popolare
“Cure palliative, hospice, assistenza domiciliare al dolore, rinnovo della Commissione di Bioetica al fine di garantire l’accompagnamento dignitoso e rispettoso della vita nella fase terminale. È l’impegnativa del nostro Ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale che ci ha portato a dare voto favorevole alla proposta di legge d’iniziativa popolare sul fine vita”.
A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva, sul via libera dell’Aula alla legge su “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 242/2019”.
Scaramelli spiega che per il voto del gruppo Italia Viva è stato determinante l’impegno a “sostenere il concetto del fine vita come morte dolce, includendo nelle politiche regionali la valorizzazione delle cure palliative e l’investimento nelle strutture dedicate, come hospice e ospedali di comunità, al fine di garantire un accompagnamento dignitoso alle persone in fase terminale. L’ordine del giorno presentato con il collega Maurizio Sguanci sottolinea infatti il concetto di nascere bene e morire bene. Il nostro ordine del giorno ha dato un’anima ad una legge giusta. Con l’approvazione di quest’atto la Toscana si impegna a verificare che ogni direttore generale delle aziende sanitarie locali implementi cure palliative adeguate e a preveda almeno il raddoppio degli investimenti in questo ambito rispetto agli attuali livelli”.
Scaramelli nell’intervento in Aula ha poi spiegato che questa legge “non istituisce un diritto ma ne regolamenta l’esercizio” e ha ringraziato “gli organi di stampa e tutti gli interlocutori, laici e cattolici, intervenuti nel dibattito su questo tema che tocca tutti, nessuno escluso, apportando spunti, riflessioni e analisi che dovrebbero avvenire anche a livello nazionale”.
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