MoVimento 5 stelle
comunicato n. 633 del 11 febbraio 2025
Silvia Noferi (M5S): La Regione Toscana è la prima Regione che si assume la responsabilità di normare il procedimento sanitario del fine vita nei termini previsti dalla Corte Costituzionale.
La proposta di legge di iniziativa popolare proposta dall’associazione Luca Coscioni dimostra che la società civile è più avanti della politica e delle sue leggi.
La Regione Toscana è la prima Regione che si assume la responsabilità di normare il procedimento sanitario del fine vita nei termini previsti dalla Corte Costituzionale
Il dibattito che si è svolto in Consiglio Regionale per arrivare all’approvazione della Legge di iniziativa popolare sul fine vita presentata dall’Associazione Luca Coscioni è stato uno dei momenti più importanti di questa legislatura.
Non solo perché la proposta di legge è stata l’unica, a memoria d’uomo, presentata in seguito ad una raccolta di firme certificate (oltre 5000 rispetto a quelle necessarie) ma perché nonostante il testo fosse relativo alle procedure mediche che la Sanità Toscana può erogare in quei casi previsti dalla sentenza n.242/2019 della Corte Costituzionale, ci sono state importanti riflessioni sul senso di quello che stavamo facendo.
Al di là delle ideologie di ciascuna delle parti, questo tema ha fatto riflettere l’aula sulla difficoltà con cui un malato possa prendere una decisione così grave come porre volontariamente fine alla propria vita. Una difficoltà oggettiva fatta di sofferenza, di mancanza di speranza, a cui attualmente si aggiunge la crudeltà di dover avere a che fare con la burocrazia e con i tribunali.
A nostro avviso chi sceglie questa via è più tutelato se il procedimento si svolge all’interno della Sanità pubblica, dopo che la sua condizione è stata esaminata da una commissione di esperti.
La sedazione profonda che i colleghi della destra propongono come alternativa, anche se elimina la coscienza del dolore, non elimina le conseguenze della malattia che nelle fasi finali può produrre effetti terribili e per lungo tempo. La decisione di assumere volontariamente medicinali per anticipare la propria morte prima di perdere la dignità, abbrevia i tempi di questo doloroso passaggio, anche per i familiari; l’esperienza di veder soffrire i propri cari senza poter far niente per salvarli è una delle esperienze più terribili che può capitare.
Questa nostra discussione è stata importante anche per sollevare un tema dalla polvere dell’indifferenza in attesa che il Parlamento legiferi, ma nel frattempo i consiglieri regionali della Toscana si sono assunti quel piccolo pezzetto di responsabilità che gli competeva.
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