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Si - Toscana a Sinistra - 28 dicembre 2016

 
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Lavoratori stagionali. Fattori e Sarti (Sì): "Stagionali colpiti dal Jobs Act e dalla Naspi. La Toscana approvi subito legge per sostenere i lavoratori di settori fondamentali per l'economia regionale ed evitare il disastro sociale per molte famiglie"

Cafagna (ANLS): "Rossi passi da parole ai fatti"

Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri di Sì Toscana a Sinistra, hanno presentato oggi in Consiglio Regionale una proposta di legge per dare un sostegno economico ai lavoratori stagionali semestrali che, a causa del Jobs Act e dei criteri della Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego, restano senza alcun sussidio di disoccupazione per due o tre mesi l’anno.
 
Dichiarano Fattori e Sarti: “In Toscana sono circa 35 mila i lavoratori stagionali impiegati in vari settori, dal turismo al settore agricolo e agroindustriale fino alla cultura e persino alla scuola. Sono definiti stagionali “semestrali e ricorrenti” perché costretti a lavorare solo 6 mesi l’anno per via delle caratteristiche del comparto in cui sono impiegati, non per loro scelta. Ogni anno sono riassunti e poi licenziati nuovamente dopo sei mesi. In molti casi, si pensi al turismo, si tratta di persone che vivono nelle zone economicamente più disagiate della regione, come la costa, le isole, le aree montane. Persone che lavorano in settori fondamentali per l’economia regionale e che hanno famiglie, magari un mutuo da pagare e si trovano senza alcun sostegno al reddito per mesi”.
 
“La colpa è ancora una volta del Jobs Act e della Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego, ossia l’assegno di disoccupazione che è adesso erogato con criteri diversi rispetto al passato. Prima del Jobs Act e dei decreti attuativi, i lavoratori stagionali semestrali e ricorrenti ricevevano per i restanti 6 mesi di disoccupazione un assegno di sostegno al reddito. Adesso i nuovi meccanismi di calcolo lasciano in Toscana circa 15 mila persone senza alcun assegno di sostegno per 2 o 3 mesi l’anno, a seconda del settore in cui sono impiegati”.
 
“La regione Toscana non può restare a guardare gli effetti disastrosi delle scelte di Renzi con le mani in mano. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge regionale con l’obiettivo di tamponare questa situazione d’emergenza, in attesa che la legislazione nazionale sia modificata. La proposta prevede che ai lavoratori stagionali semestrali ricorrenti sia erogato un sostegno economico per i due o tre mesi in cui restano senza alcun reddito. Naturalmente per avere diritto al sostegno economico regionale, oltre a tutti i requisiti della Naspi, fra cui quelli relativi agli anni pregressi di lavoro, identifichiamo alcuni ulteriori criteri e requisiti specifici, ad esempio l’essere residenti in Toscana da almeno 5 anni e avere un ISEE uguale o inferiore a 15 mila euro. Quindi la platea dei beneficiari sarà di circa 10 mila persone con un massimo di spesa di venti milioni l’anno. Ci batteremo affinché alla prima variazione di bilancio vengano trovati i fondi necessari per evitare una situazione di emergenza sociale per tante famiglie e lavoratori importanti per l’economia della nostra regione. Si pensi solo al fatto che il turismo è uno dei pochi settori che nella crisi è cresciuto in occupazione e fatturati”.
 
Alla conferenza stampa ha preso parte Giovanni Cafagna, Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali (ANLS), che Fattori e Sarti ringraziano per aver collaborato alla stesura del testo, condividendo l’ipotesi di far della Toscana la regione apripista in grado di lanciare un segnale a tutto il paese. Carfagna ha dichiarato: “Con questa proposta di legge sfidiamo il Presidente Rossi a passare dalle parole ai fatti, dando risposte a una categoria di suoi concittadini che il governo ha molto penalizzato dimezzando i sussidi di disoccupazione”. “Stiamo parlando dei tanti occupati nei nostri alberghi e ristoranti, nelle aziende di distribuzione, nelle lavorazioni agroalimentari, dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni assunti stagionalmente come vigili urbani e vigili del fuoco, di molti precari della scuola”.  “Come associazione abbiamo già consegnato questa proposta nata in Toscana anche ai presidenti di Puglia e Campania, e a gennaio sarà illustrata nel consiglio regionale dell’Emilia Romagna”.

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