Gruppo consiliare Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani - 2 aprile 2015
Aeroporto di Firenze. Sgherri (PRC in Regione) :"tutti i nostri dubbi sembrano confermati! Da Rossi un gioco delle parti quando i giochi appaiono fatti!"
Vicenda aeroporto di Firenze. Sembra tutto fatto a posta per cadere nel vuoto tra una e l’altra consiliatura, proprio per tacitare questo Consiglio Regionale che aveva votato come condizione imprescindibile una pista di duemila metri, ma tacitare anche il prossimo Consiglio che si ritroverà a cosa quasi fatte. Rossi rompe il silenzio quando ormai restano in mano alla Regione ben poche carte da giocare, se non solo quella delle vie legali.
Nonostante che da mesi sollecitassi con interrogazioni risposte su queste questioni, interrogazioni sottoscritte anche da altri consiglieri del Pd tra i quali il presidente della VII commissione consiliare Fabrizio Mattei , le risposte sono arrivate tardi e del tutto incomplete. Presentato il master plan della nuova pista parallela all’autostrada lunga 2.400 metri, si rispondeva che alla Regione non era stato inviato nulla e alla presentazione non si era stati invitati e pertanto non si era andati. Nella risposta all’ultima interrogazione dopo ben tre rinvii, con risposta scritta a firma del Presidente Rossi, si affermava che era “intenzione” di resistere ai ricorsi di Enac e dell’Università di Firenze senza però rispondere come e quando! Insomma denunciavo il rischio concreto di far giungere la consiliatura al suo termine proprio per non permettere al Consiglio di esprimersi, e così avviene! Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e Capogruppo in Consiglio Regionale.
Le parole del presidente Rossi – prosegue Sgherri - oggi sulla stampa hanno davvero poca credibilità, una volontà di “resistere” dichiarata solo ora, quando i giochi sembrano proprio già fatti e si fa finta di cadere dalle nuvole!
Il silenzio di questi mesi invece stato funzionale a far scadere la legislatura e evitare quindi che il consiglio si pronunciasse ? Che qualcuno avesse suggerito questo silenzio? Il dubbio era forte e legittimo! Ora si apprende che c’è già lo studio di impatto ambientale (su un progetto di cui la Regionedice di non sapere nulla ?!) e ci sono sessanta giorni per le osservazioni ? Guarda caso proprio a consiliatura scaduta….! E con l’annuncio di fatto di tappe forzate per arrivare all’approvazione in sedi quali la Conferenzadi Servizi, e con il nuovo Consiglio che rischia (eufemisticamente?!) di fare da mero ratificatore di quanto già deciso. Insomma da Rossi arriva troppo tardi la voglia di difendere le scelte e l’autonomia del Consiglio e della Regione, per poterci credere.
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