Unione di Centro - 26 marzo 2015
LIDO DI CAMAIORE. FUTURO DELLA STRUTTURA “VILLAMARE” PER LA CURA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE. L’ASSESSORE MARRONI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE DEL CARLO (UDC).
L’assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, ha risposto oggi in IV commissione alla interrogazione del Consigliere regionale dell’UDC Giuseppe Del Carlo in merito alle difficoltà che hanno caratterizzato la struttura per disturbi del comportamento alimentare “Villamare” di Lido di Camaiore.
“Villamare – afferma Del Carlo – è una realtà che sin dalla sua nascita, nel 2012, è stata considerata dalla Giunta regionale un fiore all’occhiello della sanità toscana per la cura dei disturbi del comportamento alimentare; tuttavia, a distanza di tre anni, non è mai decollata e di questo mi rammarico perché, purtroppo, sono sempre più numerosi i casi di giovani adolescenti, e non solo, colpiti da questi disturbi, anche gravi”.
L’assessore Marroni ha risposto ricordando che nel corso del 2014 sono stati ospitati complessivamente 24 pazienti toscani ed extraregionali per un consumo di 2620 giornate di degenza. Il periodo di permanenza della struttura è infatti a termine, viene valutato dopo un mese di osservazione ed ha una durata minimi di 3 mesi e massima di 12. L’ASL 12 ha liquidato alla Villamare, dal 2012 ad oggi, un importo di 1.078.445 euro. La stessa struttura, nel 2014, ha concluso la sua fase sperimentale ed è entrata a pieno titolo nei livelli di assistenza territoriali a seguito dello studio effettuato dal prof. Mauri, referente scientifico regionale per i disturbi da comportamento alimentare, che ha riscontrato l’efficacia del modello proposto.
“Non sono soddisfatto della risposta – conclude Del Carlo. Occorrono azioni più efficaci per garantire l’operatività della Villamare. In Toscana c’è soltanto questa struttura residenziale, ma ben poche persone lo sanno. Auspico che il tavolo specifico di approfondimento e valorizzazione della struttura organizzato a livello di area vasta porti a risultati concreti e che le ASL della Toscana siano più sensibili per inviare pazienti che ora vanno fuori Regione”.
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