Portavoce dell'opposizione - 24 aprile 2014
“Sei Toscana” e il "subappalto" a Cooplat
Fuscagni e Mugnai: «Il solito intreccio tra enti pubblici, partecipate e coop»
I consiglieri regionali di Forza Italia presentano un’interrogazione all’assessore Bramerini
«La solita storia tutta toscana, il solito intreccio tra enti pubblici, società partecipate e società cooperative. E poco importa se la decisione di esternalizzare parte del servizio di gestione dei rifuti delle province di Arezzo, Grosseto e Siena – peraltro senza sapere la procedura seguita – avrà conseguenze su centinaia di lavoratori».
Così la Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Stefania Fuscagni e il consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai intervengono sulle vicende che vedono protagoniste “Sei Toscana” – la società consortile che ha vinto l’appalto per la gestione dei rifiuti nelle tre province toscane – e la cooperativa di servizi Cooplat, socia di “Sei Toscana” e da cui ha ricevuto “in subappalto” alcuni servizi. Circostanza che ha spinto i due esponenti azzurri a presentare una interrogazione urgente a cui dovrà dare risposta l’assessore regionale all’Ambiente Annarita Bramerini.
«Molte le questioni su cui chiediamo di fare chiarezza, a partire dalle ragioni che hanno spinto “Sei Toscana” ad esternalizzare alcuni servizi a favore di un socio industriale quale Cooplat, senza sapere nel dettaglio quali né a quali costi. E molti i dubbi che chiediamo siano dissipati, in primis le modalità di selezione adottate da Sei Toscana nella scelta di Cooplat, società da sempre aderente a Legacoop. Scelta, questa, che modifica radicalmente la posizione delle centinaia di lavoratori che si ritroveranno da un momento all’altro dipendenti di un socio privato e non più dell’ente pubblico – le singole società di igiene ambientale – che li aveva inizialmente assunti. Un passaggio che ha sollevato perplessità anche nelle organizzazioni sindacali», fanno notare i due esponenti di Forza Italia, prima di affondare il colpo su una possibile violazione di legge.
Ma non solo: «Siamo certi che le modalità con le quali si muove Sei Toscana, con particolare riguardo alla scelta di affidare a terzi servizi parte integrante e sostanziale della “gara”, non deroghi la normativa regionale e non tradisca l’obiettivo di una unitarietà nella gestione del servizio medesimo? Su questa e sulle altre questioni evidenziate chiediamo che l’assessore Bramerini faccia definitiva chiarezza», concludono Fuscagni e Mugnai.
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