Toscana 2050: uno sguardo per anticipare il futuro
Toscana 2050 è un progetto a cui tengo molto.
Un filo che unisce passato, presente e, soprattutto, futuro della nostra Regione.
All’inizio di questa legislatura ci siamo chiesti: oggi, come immaginiamo il mondo tra 27 anni? Cristina Pozzi, nel libro “Benvenuti nel 2050” scrive: “è una mèta abbastanza lontana per misurare e raccontare i cambiamenti intercorsi nella vita dei suoi abitanti ma anche abbastanza vicina da riguardare la maggior parte di noi o direttamente o perché ci si troveranno immersi i nostri figli o i nostri nipoti”.
Non ci sono alternative al futuro, ma il futuro è pieno di alternative. A noi, scegliere e costruire la più desiderabile.
Questo è il senso di Toscana 2050, di cui oggi restituiamo un primo pezzetto a metà legislatura, per lasciare a disposizione di chi governerà, al termine di questi 5 anni, una dote importantissima: le attese, i sogni e i bisogni per il prossimo futuro.
Oggi sembra non ci sia altro tempo che il presente, ma con questo progetto abbiamo fatto un'operazione controcorrente: scommettere sulla prospettiva.
Vi lancio 5 suggestioni:
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Immaginate di collegare Firenze e Pisa in soli 7 minuti
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Immaginate di poter sconfiggere nuove malattie grazie a farmaci personalizzati in base al DNA di ciascuno di noi
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Immaginate di poter contare su robot come assistenti domiciliari per anziani e bambini
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Immaginate di poter ricostruire il tessuto epiteliale in laboratorio utilizzando le cellule animali
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Immaginate di indossare abiti intelligenti, capaci di dialogare con l’ambiente circostante
È fantascienza? Chissà!
Voglio essere ottimista. Dobbiamo essere ottimisti. Può sembrare utopistico dirlo in un momento in cui affrontiamo problemi terribili, dal cambiamento climatico alla disuguaglianza sociale fino alla guerra tornata a manifestarsi alle porte dell’Europa.
Tuttavia, la nostra storia è stata plasmata da ottimisti, e se vogliamo plasmare il futuro, dobbiamo essere ottimisti. I problemi non bloccano il progresso, sono il canale del progresso.
Ecco perché è fondamentale immaginare il mondo che vogliamo, le soluzioni che vogliamo, e credere che possiamo renderle realtà.
Abbiamo il compito di capire prima i problemi, per anticiparli, per guidare i processi, le grandi trasformazioni come quella del lavoro, della transizione ecologica e digitale.
Lo scopo di Toscana 2050 è quello di immaginare i futuri desiderabili e da lì ogni giorno compiere ogni singolo passo per percorrere quella traiettoria di futuro.
Questa è la nostra grande sfida e, penso, una grande opportunità per tutta la Toscana.
Grazie a tutte e tutti voi.
Antonio Mazzeo
Presidente del Consiglio regionale