Archivio del Consiglio regionale
L'
Archivio del
Consiglio regionale della Toscana si è costituito a partire dal 1970, data di inizio dell'attività dell'ente Regione.
Il
patrimonio documentario è composto da tutta la documentazione che testimonia le competenze e l'attività del Consiglio fino ad oggi: gli atti e i documenti dei diversi organi consiliari, degli uffici interni, degli organismi istituzionali, dei Gruppi consiliari.
L’Archivio conserva non solo documenti cartacei e digitali ma anche materiali su supporti diversi come fotografie, manifesti, audiovisivi.
Sono presenti inoltre ulteriori fondi archivistici come quello di
Oriana Fallaci.
È stata istituita la Sezione separata dell’
Archivio storico e dal 2023 sono state aperte al pubblico le sale di consultazione, sala Elio Gabbuggiani e sala Loretta Montemaggi, all’interno di Palazzo del Pegaso, in Via Cavour 2.
L’Archivio storico del Consiglio regionale della Toscana comprende la documentazione propria del Consiglio regionale, e quella di archivi aggregati, relativa ad affari esauriti da oltre quarant’anni destinata alla conservazione permanente, secondo quanto stabilito dall’articolo 30 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. lgs n. 42 22 gennaio 2004).
L'Archivio storico è aperto al pubblico e fornisce
servizi di assistenza alla consultazione e alla ricerca.
L’Archivio organizza e partecipa attivamente a
iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio documentale del Consiglio regionale.
L’Archivio fa parte del
sistema archivistico del Consiglio che si occupa di:
-
Coordinare tutte le attività relative alla gestione del sistema documentale per l’Area organizzativa omogenea - AOO - unica del Consiglio regionale, dalla gestione del protocollo e dei flussi documentali a quella dell’archivio
Fornire consulenza e assistenza alle articolazioni organizzative e agli organismi esterni e predispone tutti gli strumenti per la gestione e l’organizzazione dell'archivio nelle sue diverse fasi di vita, corrente, di deposito e storico.
Contenuto aggiornato al 12 febbraio 2024